Quali saranno le figure professionali più richieste nei prossimi anni? Il report sulle nuove assunzioni 2022-2026
Quali saranno le figure professionali più richieste nei prossimi anni? Il report sulle nuove assunzioni 2022-2026

Gli studenti che sono prossimi a compiere una scelta riguardo il loro futuro professionale dopo la scuola superiore, si trovano spesso a un bivio: mettersi subito alla ricerca di lavoro oppure scegliere il percorso universitario che più si addice loro?
Entrambe le scelte comportano pro e contro da considerare attentamente, ciò che è in ballo è il loro futuro.
“Quali saranno le figure professionali più richieste nel prossimi anni?” è una delle tante domande che guidano la scelta formativa e professionale dei giovani adulti che si affacciano al mondo del lavoro. Ugualmente, i lavoratori che occupano posizioni precarie, che percepiscono instabilità lavorativa, oppure ancora, che sentono il desiderio o la necessità di aggiornarsi e stare al passo con la sempre più frenetica macchina del mercato del lavoro, sono interessati a conoscere le posizioni lavorative in cui sussisterà maggior richiesta, per formarsi, giocando d’anticipo.
Dopo la pandemia da Covid-19, che ha rivoluzionato alcuni settori lavorativi e allo stesso tempo portato sull’orlo del fallimento altri, l’economia si sta via via rialzando. Il report sulle nuove assunzioni 2022-2026 di ANPAL e UnionCamere fornisce delle stime sulle principali categorie di professioni e settori più richiesti nei prossimi cinque anni.
Possiamo riassumerle in tre macrocategorie:
I dirigenti e le professioni specialistiche e tecniche
Il loro fabbisogno è stimato in oltre 1,6 milioni di unità e rappresenterà il 40% del totale di fabbisogno. In questo gruppo spiccano gli ingegneri, molto richiesti. Nei prossimi anni aumenterà anche il fabbisogno di professori, insegnanti, ricercatori ed esperti dei progetti formativi.
Le professioni impiegatizie e dei servizi
Gli operatori sanitari e sociali primi fra tutti: il loro tasso medio di fabbisogno raggiunge l’8,5%.
Gli operai specializzati e gli artigiani
Gli addetti alle rifiniture delle costruzioni, gli addetti dell’industria estrattiva e nella manutenzione degli edifici saranno richiesti dalle filiere delle costruzioni e infrastrutture, dal momento che si prevede una forte crescita di questo settore nei prossimi anni.
Il settore dell’artigianato, della logistica e della distribuzione richiederà un fabbisogno medio annuo del 3/3.3%, includendo figure professionali come artigiani, operai specializzati e conduttori di impianti e veicoli, come per esempio attrezzisti, operai specializzati nelle costruzioni, montatori, manutentori di macchine, operai dei metalli.
Si possono inoltre considerare tre tendenze del prossimo quinquennio: la prima riguarda l’accentuazione delle caratteristiche tecnologiche dell’occupazione. La digitalizzazione, già preesistente è stata accentuata dalla pandemia che ha dato un impulso a tutte le tecnologie di comunicazione. La seconda tendenza è legata all’importanza crescente della sanità e cura della persona (anche quest’ultima a seguito dello shock pandemico). La terza tendenza riscontrata riguarda la transazione verde (al centro del dibattito politico EU e delle campagne elettorali in vista delle prossime elezioni politiche): i settori particolarmente esposti alla transazione ecologica saranno senza dubbio il settore delle costruzioni, della meccatronica, l’agroalimentare e l’arredamento.
I lavoratori che sono alla ricerca di un impiego alternativo e altresì gli studenti che valutano il miglior sbocco lavorativo non possono non tenere in considerazione la richiesta che arriva da questi settori. Le previsioni forniscono un buono spunto di partenza per rivolgersi più scrupolosamente al proprio futuro e ponderare le decisioni formative.
Fonte: report sulle nuove assunzioni 2022-2026 di ANPAL e UnionCamere
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