Come rassegnare le dimissioni (burocrazia portami via)
Come rassegnare le dimissioni (burocrazia portami via)
Come rassegnare le dimissioni?
Se hai deciso di cambiare lavoro e vuoi comunicarlo ai tuoi datori di lavoro ma non sai da che parte cominciare, ecco una piccola guida su come rassegnare le dimissioni. Dal 2016 le dimissioni, così come la risoluzione consensuale, vanno presentate esclusivamente mediante la procedura online, utilizzando il modello del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Eccezion fatta per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, per i lavoratori domestici, per le sedi conciliative indicate nell’art. 2113 c.c., 4° comma e le Commissioni di certificazione.
Come compilare il modulo?
Autonomamente: scaricando, compilando e inviando il modulo disponibile sul sito ufficiale del Ministero.
Per accedere al form è indispensabile avere il PIN dispositivo INPS.
1. Richiedere il PIN sul sito ufficiale dell’INPS.
Compilare l’apposita scheda con i propri dati anagrafici e attendere circa 10 giorni lavorativi per ottenere il PIN INPS.
2. Convertire PIN INPS in PIN dispositivo INPS, accedendo al sito ufficiale e scaricando il modulo apposito da compilare, datare e firmare per poi inviarlo al numero verde indicato.
Per velocizzare la procedura è possibile recarsi in una sede INPS, ottenendo direttamente un PIN dispositivo INPS, dunque già convertito.
Rivolgendosi a enti abilitati: commissioni di certificazione, consulenti del lavoro, enti bilaterali, organizzazioni sindacali, patronati o sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Chi può rassegnare le dimissioni cartacee?
Le seguenti categorie di lavoratori non hanno l’obbligo di rassegnare le dimissioni online, bensì di farlo nel tradizionale formato cartaceo.
- i lavoratori durante il periodo di prova;
- gli impiegati pubblici;
- i lavoratori domestici (colf e badanti);
- i lavoratori nella marittima;
- i tirocinanti;
- i lavoratori che interrompono il lavoro a seguito di conciliazione stragiudiziale;
- le lavoratrici in gravidanza e genitori lavoratori durante i primi 3 anni di vita del/la figlio/a.
In questo caso è prevista la convalida presso le sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL); - dimissioni consensuali raggiunte tramite accordi di conciliazione stragiudiziale.
Oggi rassegno le dimissioni, devo sgomberare oggi stesso l’ufficio?
Dipende dal contratto che hai stipulato e dalla tua volontà di abbandonare immediatamente o meno il posto di lavoro.
Puoi salutare tutti i colleghi oggi stesso se:
- non sei assunto con un contratto a tempo indeterminato;
- ti dimetti per giusta causa, a prescindere dalla tipologia di contratto;
- sei assunto con un contratto a tempo indeterminato, ma stai lavorando durante un periodo di prova;
- ti dimetti nel periodo in cui è previsto il divieto di licenziamento ai sensi della normativa sulla maternità (dall’inizio della gravidanza fino ad 1 anno di età del bambino).
Diversamente, se sei assunto con un contratto a tempo indeterminato e non vuoi incorrere in sanzioni, dovrai rispettare il periodo di preavviso previsto dal tuo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL).
Si tratta del lasso di tempo variabile, che intercorre tra la data in cui si rassegnano ufficialmente le dimissioni e l’effettivo abbandono del posto di lavoro.
Come si presenta il preavviso?
Semplicemente online, è parte della procedura di dimissioni di cui abbiamo parlato prima.
Perché il preavviso?
Il preavviso è imposto ai soli contratti a tempo indeterminato, nelle condizioni di cui sopra, consentendo all’azienda di avere a disposizione un periodo di tempo tale da poter, auspicabilmente, ricercare e inserire una persona che sostituisca la risorsa in uscita e/o riorganizzare l’attività produttiva.
Quanto dura il preavviso?
Dipende. La durata è stabilita dal CCNL di riferimento e dipende dal livello di inquadramento, dall’anzianità di servizio e dalla qualifica.
Non sono compresi nel conteggio dei giorni di preavviso, assenze per:
- Malattia;
- Infortunio;
- Ferie;
- Maternità.
Significa se ci si dovesse assentare per una delle sopra indicate ragioni durante il periodo di preavviso, il conteggio dei giorni viene sospeso per la durata dell’assenza.
E se volessi andar via oggi stesso?
Il tuo datore di lavoro ha diritto a richiedere un’indennità, l’importo che gli sarebbe spettato in quel periodo è infatti trattenuto dalla liquidazione.
E se ci ripensassi?
Puoi revocare online le dimissioni, entro e non oltre 7 giorni dalla data di invio delle dimissioni online, cliccando sulla relativa voce “revoca”.